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Tecnologia da indossare

Un viaggio nel mondo dei dispositivi hi-tech da indossare: un ecosistema tutto da scoprire, soprattutto nell’ambito biomedicale, così i nuovi ingegneri inventano il futuro con la consapevolezza di essere i pionieri per le nuove generazioni.

Che cos’è la wearable technology?

La cosidetta wearable technology sta trasformando il nostro modo di itneragire con il mondo circostante: cinturini, anelli, microcamere, auricolari e poi la proliferazione di Apps su dispositivi mobili, oggi ci aiutano a tenere il nostro corpo e il nostro spazio ‘sotto controllo’. E’ una sfida continua all’invenzione migliore che si basa su infinite possibilità che ci permetteranno di diventare, un po’ meno uomini e forse un po’ più androidi.

Basti pensare al tatoo elettrico, ovvero alle biobatterie che saranno tatuate sul corpo (ma in modo temporaneo), in grado di monitorare i parametri vitali e di generare energia dall’acido lattico prodotto durante l’attività fisica. Si tratta di un dispositivo ideato dall’Università della California a San Diego che, per il momento, può alimentare solo ludi a Led, ma la promessa è che tra qualche anno riuscirà a ricaricare i nostri cellulari solo attraverso il sudore, grazie ad un enzima contenuto nel sensore che ruba elettroni dall’acido lattico.

Le tecnologie migliori nel settore salute

Insomma un universo tecnologico che coinvolge ambiti completamente diversi, ad iniziare proprio dalla salute, settore che sembra conquistare ogni giorno fasce sempre più ampie di mercato che, a livello globale, subirà una crescita stratosferica da ora fino al 2018: recenti rapporti, come quello stilato dalla Abi Research, infatti, mostrano che entro quella data ci sarà un picco di vendite che raggiungerà i 485 milioni di device. E la certezza è che la tencologia indossabile sta aprendo nuove opportunità di business anche per quelle industrie che non avrebbero mai pensato di scommettere sul mondo del wearable.

C’è l’imbarazzo della scelta soprattutto per ciò che riguarda il settore benessere – da non confondere con quello della salute il cui confine è spesso molto labile – perchè il mercato della tecnologia da indossare sembra quasi tutto orientato sulla percezione del sé, sul monitoraggio del nostro corpo: dal FuelBand di Nike al MiCoach Fit Smart di Adidas, per passare alle funzioni ‘health’ previste dalla Apple nel nuovo sistema operativo, fino al SunFriend, prodotto uscito a maggio, dopo aver vinto il primo premio al Tech Brief’s Design the Future della NASA. Si tratta di un bracciale che controlla i raggi UV sul nostro corpo, avvertendo quando l’esposizione al sole diventa rischiosa.

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