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Category archive for: Storia

Piccole osservazioni sul passeggino leggero

L’arrivo della bella stagione mette voglia di trascorrere maggior tempo all’aria aperta e di limitare l’uso delle auto a vantaggio di una bella passeggiata a piedi. Quando si è genitori ciò potrebbe risultare leggermente difficoltoso, soprattutto nei primi anni di vita del bambino, fascia di età in cui il bambino necessita di essere trasportato.

Mezzo di trasporto d’eccellenza in questa delicata fase è il passeggino che consente, oltre al trasporto, la possibilità di far riposare il bimbo comodamente proteggendolo dalle condizioni atmosferiche. Il classico modello di passeggino, con la sua robusta struttura e le sue grandi ruote, permette di spostarsi tranquillamente su qualsiasi tipo di terreno rappresentando il giusto compromesso tra sicurezza e libertà di movimento… ma cosa pensano al riguardo i genitori?

È vero il classico modello presenta molti vantaggi, ma anche svantaggi purtroppo, infatti questo strumento è penalizzato dalle dimensioni e dal peso, spesso non indifferenti, che potrebbero mettere in difficoltà il neo genitore nel trasporto e nel montaggio. A questo punto bisogna analizzare vantaggi e svantaggi nell’utilizzare un passeggino leggero.

Leggerezza e praticità

Il vantaggio numero uno è la sua leggerezza!! Le dimensioni contenute e la facilità nell’utilizzo e nel trasporto spezzano diverse lance a favore di questo strumento, agevolando la vita quotidiana dei genitori. Ma i vantaggi non si fermano qui… questo tipo di passeggino è prodotto in vari modelli con schienale reclinabile per essere utilizzato fin dai primi mesi di vita e garantire un buon riposo al bimbo, oltre che una maggiore libertà nei movimenti grazie all’imbottitura meno avvolgente rispetto al classico concorrente, sfoderabile e in materiale facilmente lavabile.

L’impugnatura poi consente la guida con una sola mano o con entrambe a seconda che sia unica o con doppio manico.
Fragilità e instabilità I vantaggi sopraelencati però non riescono a compensare la fragilità della struttura, sicuramente meno robusta ma più maneggevole all’apertura e alla chiusura, il numero ridotto di ruote rispetto al tradizionale passeggino che comporta un’instabilità maggiore su suolo irregolare e in ultimo il peso!

Ebbene sì, un passeggino più solido e di conseguenza più pesante consente il trasporto di svariati accessori senza metterne a rischio la stabilità e quindi compromettere la sicurezza del viaggiatore.

Accessori

I passeggini sono dotati di molti accessori, tra i tanti bisogna tenere in considerazione alcuni molto importanti per il comfort del bambino. L’ombrellino da sole o da pioggia è molto importante per assicurare l’adeguata protezione al trasportato, essendo il passeggino privo di cappotta parasole, come pure i braccioli, preferibilmente removibili, in quanto forniscono un sostegno al bimbo nei primi mesi di vita ma successivamente potrebbero rivelarsi un fastidioso ostacolo alla mobilità.

Da non sottovalutare poi è il copri gambe, molto utile soprattutto a chi preferisce le passeggiate anche nei mesi invernali, che garantirà al piccino una buona protezione dal freddo.

In ultimo poi va ricordata la borsa della spesa, solitamente collocata nella parte sottostante la seduta del passeggino, e la borsa per il cambio situata nella parte posteriore. Chiariti questi punti fondamentali non resta altro che confrontare i prezzi e le offerte più convenienti e lanciarsi nel mondo dei genitori.

Bacche di goji: la magia orientale al servizio dell’Occidente

Solo di recente le bacche di goji sono entrate prepotentemente nelle farmacie ed erboristerie, e vengono sono usate non solo per fini estetici ma anche culinari dato che si possono rivelare un ottimo ingrediente per condire zuppe o vari tipi di carni. Oggi è possibile trovarle sia essiccate sia sotto forma di succhi concentrati. Vediamo quali sono le proprietà e le controindicazioni delle bacche di goji.

Dall’oriente con furore arrivano le Bacche di goji

Provenienti dal lontano Oriente, le bacche di goji un tempo del tutto sconosciute agli occidentali, sono diventate facilmente reperibili sugli scaffali di supermercati ed erboristerie nostrane in quanto considerate altamente benefiche per il nostro organismo. Sembra, infatti, che assumere le bacche di goji possa contribuire al generale benessere dell’organismo in quanto tali bacche aiutano a rafforzare le difese immunitarie, migliorano la memoria e il livello di concentrazione, proteggono la vista, favoriscono la normale funzionalità intestinale, alleviano la stanchezza fisica donando energia al corpo, e regolano l’equilibrio acido-basico del sangue normalizzando il pH.

Alcuni studi medici hanno dimostrato proprio l’azione benefica di questi frutti, per esempio, contro le malattie cardiovascolari, infiammatorie, neurodegenerative e le patologie degenerative della vista, inoltre, le bacche aiutano a sopportare maggiormente stress psico-fisici inducendo una sensazione di generale benessere. Questi studi, però, sono ancora in una fase primordiale, per cui non risultano completi e dettagliati e i risultati finora ottenuti vanno sempre valutati con cautela, per questo i medici raccomandano di farne uso in quantità limitate, così che l’organismo possa eventualmente espellerle.

Pro e controindicazioni delle bacche di goji

Come per ogni rimedio erboristico, anche per l’assunzione delle bacche di goji esistono delle controindicazioni soprattutto per quei soggetti che assumono farmaci anticoagulanti: le bacche, infatti, possono alterarne gli effetti provocando improvvisi cali di pressione, ecchimosi ed emorragie. Bisogna prestare attenzione anche all’interazione con i farmaci antidepressivi e per il diabete dato che, entrando in contatto con i principi degli antidepressivi, le bacche di goji possono causare un’eccessiva diminuzione della pressione, mentre interagendo con i farmaci per il diabete possono portare ipotensione, vertigini, abbassamento della glicemia e svenimenti.

Da non sottovalutare alcuni potenziali effetti indesiderati come nausee e vomito, il che porta a sottolineare come sia preferibile non abusarne dato che contengono notevoli quantità di selenio che possono rivelarsi molto nocive per l’organismo tanto da dar luogo a cali improvvisi di pressione, quindi meglio evitarne l’abuso e non assumerne se si è incinta o durante l’allattamento.

Conoscere l’Aloe vera e le sue potenzialità

Usata fin dall’antichità, l’aloe vera oggigiorno rappresenta un vero toccasana per il corpo umano sia grazie alle sue proprietà e sia grazie agli effetti benefici che provoca subito in qualsiasi organismo. Qualis ono questi effetti e per quali impieghi viene ancora oggi usata l’aloe vera lo vedremo nelle prossime righe.

Aloe vera, questa sconosciuta amica

Il nome latino e completo dell’aloe vera è aloe barbadensis miller che denomina una delle diverse specie di aloe oggi esistenti sul nostro pianeta. L’aloe barbadensis è attualmente la più conosciuta perché i suoi estratti vengono usati sia nei prodotti cosmetici di uso esterno che in quelli medici ed erboristici di uso interno. Come detto, l’utilizzo di tale pianta risale all’antichità tanto che oggi in diversi paesi del mondo l’aloe è diventata un usuale rimedio medico per l’uomo, dati i diversi benefici che si possono ottenere grazie alla sua assunzione.

Dalle foglie di aloe vera, infatti, si può estrarre un succo dalla consistenza pari a quella di un gel il cui fito-complesso è ricco di proprietà immunostimolanti, antinfiammatorie, nutrienti, depurative e remineralizzanti. Proprio per aloe vera benefici, uso esterno l’aloe viene usata sotto forma di gel o crema cosmetica, mentre per uso interno si sfrutta il succo ricavato. Entrambe le soluzioni, però, vengono impiegate per contrastare malattie e patologie più o meno simili: grazie alla loro versatilità, infatti, sia il gel che il succo possono arrecare benefici in diversi tipi di casi.

Per esempio, il gel aiuta contro la forfora del cuoio capelluto, oppure come maschera per la pelle del viso perché calma i rossori e la couperose, e può diventare un’ideale crema lenitiva per il viso e un nutriente contorno occhi grazie alla sua azione sulle piccole rughe. Il gel di aloe vera si rivela l’ideale anche come trattamento post epilatorio in quanto riesce a rimarginare piccole escoriazioni o ferite dovute alla depilazione.

I benefici dell’aloe per l’organismo umano

Per uso interno, il succo di aloe vera, che si contraddistingue per le sue proprietà antinfiammatorie, si rivela particolarmente adatto a essere usato da chi soffre di coliti, gastriti, o ulcere, ma bisogna prestare attenzione che sia il tipo senza aloina, altrimenti si rischia di peggiorare i sintomi della patologia. Poiché è anche ricco di sostanze immunostimolanti, il succo si può facilmente assumere anche quando si è particolarmente giù di tono, stressati e stanchi perché aiuta a stimolare le naturali difese del corpo contro l’attacco di virus e batteri.

L’aloe, inoltre, è capace di combattere particolari virus, batteri e funghi come la candida. Per questo motivo assumerne il succo può risultare la soluzione ideale contro eventuali infezioni.

Tracce di vita extraterrestre

La comunità scientifica concorda a grande maggioranza sul fatto che, per trovare tracce di vita extraterrestre, bisogna partire dall’acqua, ingrediente chiave del brodo primordiale dal quale sono nate le prime entità biologiche.

Il lancio della sonda Cassini

Oggi, la sonda Cassini della NASA ha scoperto uno degli ambienti più favorevoli alla vita tra quelli individuati finora. Il veicolo spaziale ha, infatti, fornito prove dell’esistenza di un vasto oceano sotterraneo sotto il gelido strato superficiale di un satellite naturale di Saturno, Encelado. I ricercatori avevano già teorizzato la presenza di una massa d’acqua sommersa nel 2005, quando Cassini aveva osservato pennacchi di vapore acqueo e particelle ghiacciate, emessi da sorgenti situate in prossimità del polo sud di questa luna.

La sonda non è in grado di allunare su Encelado, ma, benché non si preveda una missione dedicata nel prossimo futuro, gli scienziati sono comunque in grado di effettuare con buona approssimazione stime della struttura interna del satellite, grazie a misurazioni dell’effetto gravitazionale subito da Cassini in fase di sorvolo sul corpo celeste. Si riesce a calcolare per deduzione le variazioni gravitazionali grazie a un concetto nolo in fisica come Effetto Doppler. Lo stesso principio sfruttato dalle pistole radar per le misurazioni di velocità, secondo Santi Asmar del Laboratorio di Propulsione Jet della NASA.

La scoperta di Encedalo

Quando il veicolo spaziale si avvicina a Encelado, la sua velocità risulta perturbata di un valore che dipende dalle modificazioni del campo gravitazionale osservato. La variazione di velocità si presenta come un’alterazione della radiofrequenza, percepibile dalle nostre stazioni a temi, ed estesa a tutto il Sistema Solare. Le misurazioni effettuate dalla sonda Cassini nel corso di tre sorvoli, tra aprile 2010 e maggio 2012, suggeriscono la presenza di un vasto bacino idrico profondo circa 10 chilometri, sotto una crosta ghiacciata di spessore compreso tra 30 e 40 chilometri.

Questa scoperta, e i geyser di vapore salino e molecole organiche rilevati sulla luna di Saturno, indicano Encelado come uno dei luoghi del nostro Sistema Solare più favorevoli alla nascita di vita microbica. Le recenti scoperte della sonda cassini sono estusiasmanti: un grande progresso verso la scoperta della vita extraterrestre. Diversi punti del nostro sistema solare sarebbero secondo gli astrobiologi, habitat idonei. Marte, e anche Europat una luna di Giove, ha suscitato vivo interesse grazie alla presenza di un oceano sotterraneo. Improvvisamente, è sbucato fuori questo outsider, Encelado, una piccola pala di ghiaccio con getti di vapore acqueo che scaturiscono dalla sua superficie.

Come bloccare le ferite di guerra in pochi secondi

Quando delle pallottole o delle schegge colpiscono un soldato, gli standard di pronto soccorso prevedono una tecnica di tamponamento con garze per ferite profonde cinque centimetri. Se il sanguinamento non si ferma dopo tre minuti, la vecchia garza viene estratta e se ne utilizza una nuova.

Le emorragie si bloccano con Xstat

I medici dell’esercito stimano però che, durante le guerre in Afghanistan e in Iraq, le emorragie hanno provocato il decesso di circa il 90% dei feriti che con una cura migliore sarebbero sopravvissuti. Questo perchè i danni provocati dalle armi, qualsiasi esse siano, provocano ferite profonde che – sia internamente che a livello cutaneo – possono causare emorragie gravi che nella maggior parte dei casi si traducono nella morte dei soldati nel breve perioso. Per salvare più vite, un gruppo di veterani scienziati e ingegneri, conosciuto come RevMedx, ha creato un dispositivo lavabile chiamato XStat.

La siringa di policarbonato scivola in profondità nella ferita: facendo pressione sul pistone della siringa decine di spugne dalle dimensioni di una pillola si espandono bloccando l’emorragia e rilasciando un disinfettante per combattere eventuali infezioni. Attualmente, la squadra sta cercando l’approvazione della FDA e questo consentirebbe ai medici dell’esercito di aggiungere la XStat alla loro dotazione di primo soccorso. Ma il campo di battaglia non è l’unico posto dove il dispositivo potrebbe rivelarsi preziosa Anche le Forze dell’ordine e le ambulanze hanno dimostrato interesse verso questo dispositivo e. con l’aiuto dell’Oregon Health and Science University, la RevMedx ha anche sviluppando una versione per fermare le emorragie post-partum.

Xstat: l’evoluzione della garza

I medici dell’esercito devono trasportare la loro attrezzatura in battaglia, ma il peso massimo delle forniture si raggiunge rapidamente. La siringa Xstat da 70 g progettata per fermare le emorragie letali, risolverebbe il problema. Si tratta di una vera e propria rivoluzione sia in ambito scientifico che bellico. E’ sufficiente pensare, infatti, che la maggioranza dei caduti in guerra conoscono la propria fine proprio a causa della mancanza di tempo che i compagni subiscono per prestare loro soccorso.

Con una siringa del genere, invece, non solo i medici non devono trasportare pesanti materiali come la garza (che nelle confezioni belliche è voluminosa oltre che pesante) ma hanno la possibilità di salvare concretamente centinaia di vite umane che si spezzerebbero inevitabilmente a causa delle emorragie provocate dalle ferite di armi da fuoco. Se la siringa dovesse essere diffusa nelle guerre che attualmente si stanno combattendo nel mondo, i guadagni in termini di vite umane sarebbero davvero preziosi.

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